FIRENZE. “Lieve ripresa globale per le strutture ricettive toscane nelle vacanze primaverili appena trascorse”: è il commento del presidente di Federalberghi Toscana Paolo Corchia alla lettura dei risultati dell’indagine svolta dall’Istituto di Ricerca e Studi Turistici di Federalberghi Toscana.
“Nonostante il tempo avverso e la primavera che stenta ad arrivare sembra che l’andamento dei flussi turistici in alcune zone della Toscana sia migliorato rispetto all’andamento disastroso della stagione invernale”, ha continuato Corchia. “Il segno è sempre negativo ma la diminuzione è un po’ più contenuta.” A livello globale la Toscana registra per le presenze italiane un -8% e per quelle straniere un -5,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Tiene il turismo nelle città d’arte che denotano stabilità nelle presenze straniere e una leggera flessione (-5%) per gli italiani. C’è un netto divario per il mare e le terme rispetto alle città d’arte. Si registra un -11% di presenze italiane alle terme e un -21% di presenze italiane al mare. Le presenze straniere sono migliori ma sempre negative sia al mare che nelle città termali.
Rilevante, nello studio effettuato, è il focus sulla provenienza degli stranieri in Toscana, si registra infatti un netto calo dei turisti provenienti dall’Europa occidentale – Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi -, mentre un aumento dei turisti dell’area Bric, in particolare Russia e Brasile. Il 64% degli intervistati rileva che la durata dei soggiorni è diminuita, nonostante il ribassamento delle tariffe che registrano un calo medio del 13%.
Tutta questa situazione si ripercuote drasticamente sui fatturati delle aziende toscane, diminuiti, per il 72% degli intervistati in media del 9.4%,e sui ricavi diminuiti in media del 10.6%. “Purtroppo ci sono aree in grossa difficoltà”, conclude Corchia. “Per questo è necessario un piano a livello regionale e locale specificatamente rivolto alle aziende ricettive in difficoltà, sia sotto il profilo promozionale che sotto forma di aiuti economici, per assicurare a queste imprese di mantenere la posizione e presidiare il mercato.”
